La paura di farsela addosso è una paura che può apparire bizzarra, ma che è tanto conosciuta nel mondo della psicologia. Chi vive con questa paura, durante l’arco della giornata, sperimenta un’ansia costante determinata dal pensiero fisso di dover correre in bagno a causa di un improvviso mal di pancia. L’ossessiva preoccupazione e paura rispetto all’eventualità di dover andare in bagno, quando non potrebbe essere possibile, generano, poi, una forte angoscia che spesso si esprime attraverso somatizzazioni.
Sebbene le cause differiscano rispetto alla singola persona, generalmente chi sperimenta questa paura riconduce tutto ad un episodio scatenante, episodio in cui è stata molto male, a causa di un mal di pancia o di un virus intestinale o altro, sperimentando una reale ma momentanea incapacità di controllo del proprio corpo.
La paura di farsela addosso spinge poi la persona a mettere in atto tutta una serie di strategie tanto inutili quanto invalidanti che invece di risolvere il problema lo fanno peggiorare progressivamente. Infatti essa, in virtù della credenza che si è creata, mette in atto delle precauzioni e degli evitamenti che non solo inficiano la quotidianità e il proprio benessere psicologico, ma anche quello fisico (queste modalità di reazione di fatto, fanno si che la persona, anche non volendo, si provochi un vero e proprio mal di pancia e in alcuni casi diarrea).
Sostanzialmente chi ha questo disturbo finisce per vivere in uno stato di perenne allarmismo, che cerca di contrastare creandosi delle vere e proprie mappe mentali dei bagni presenti nelle vicinanze, evitando di uscire con mezzi non propri così da avere sempre la possibilità di cercare un bagno in caso di necessità e adottando un’alimentazione priva dei cibi che vengono ritenuti “pericolosi” e che porterebbero alla perdita di controllo dei propri sfinteri (es. verdure, latticini, ecc…).
Inoltre, capita che, alcune persone, costruiscano e attuino dei veri e propri rituali prima di uscire da casa con l’intento di evacuare quanto ingerito, in modo tale da sentirsi rassicurati di non dover andare in bagno quando sono fuori, contrastando il senso di vergogna e di imbarazzo che spesso in certe situazioni si prova. All’interno di questo circolo vizioso che sempre più ingabbia la persona un’altra modalità per cercare di risolvere il problema è quello di chiedere aiuto al proprio medico, che in questi casi fa diagnosi di colite nervosa e prescrive farmaci antidiarroici ed antispastici; i quali ben presto non daranno gli effetti desiderati, proprio perché il problema è comunque di origine psicogena.
Un primo passo da compiere, soprattutto in una fase iniziale del disturbo, è quella di cominciare a riflettere sul fatto che più si evita, più si prendono precauzioni più queste complicheranno la situazione. Quindi, ogni giorno, si potrebbe cercare di evitare di evitare, partendo anche da ciò che risulta più semplice da attuare.
Infine è bene sapere che questa paura così invalidante può comunque essere sconfitta in tempi brevi e senza nessun farmaco. Fine ultimo dell’intervento strategico breve è infatti quello di fare in modo che l’apparato gastrointestinale e la mente del paziente cessino l’assurda lotta.
“Quando si agisce cresce il coraggio, quando si rimanda cresce la paura” P. Siro
Dott.ssa Valentina Guarasci – Psicologa online
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